Programma

PARTITO REAL DEMOCRATICO

Il Partito Real Democratico è sostenitore dell’Identità Nazionale e dei Valori Tradizionali; è legato alle radici originarie dell’Europa ed anche ad una Patria Europea, purché pienamente realizzata a livello politico; è assertore della funzione “Super Partes” dell’istituzione monarchica rispetto a quella repubblicana.
 

PROGRAMMA

POLITICA NAZIONALE
Premesso che il Partito Real Democratico preferirebbe pervenire a una Costituzione in senso monarchico parlamentare, ritiene quantomeno indispensabile una sostanziale modifica di quella attuale proponendo in particolare i seguenti punti:
 
1. Modifica dell’articolo 139 della Costituzione per permettere democraticamente ai cittadini di poter eventualmente scegliere liberamente la forma istituzionale.

2. Elezione diretta a suffragio universale di una Camera dei Deputati e di un Senato, rispettivamente di 400 e 200 membri, eletti con sistema proporzionale con premio di maggioranza e voto di preferenza. Essi restano in carica per 4 anni.

3. I Presidenti di Camera e Senato vengono eletti per la durata di un anno e rinnovati di anno in anno. Sono rieleggibili. Possono decadere per voto di sfiducia proposto da almeno un quarto dei componenti del ramo del Parlamento che essi presiedono.

4. Abolizione delle Regioni, sostituite integralmente da Province e da Aree Metropolitane in numero complessivo non superiore a 50. Accorpamento dei Comuni minori. Potenziamento delle competenze degli Enti Locali nel quadro di una riaffermazione dell’Unità Nazionale.

5. Tutte le assemblee, nazionali e locali, dovranno essere caratterizzate da un contenimento delle spese relative ai rappresentanti eletti a far parte delle medesime.
 

GIUSTIZIA
6. Snellimento delle procedure e limitazione precisa dei tempi processuali sia in campo penale che in quello civile. Tempi certi e definiti devono essere stabiliti sia per lo svolgimento delle indagini preliminari sia per i diversi gradi di giudizio.

7. Assunzione di responsabilità dei magistrati chiamati a rispondere sia in ambito disciplinare sia con rivalsa pecuniaria per errori ed omissioni morali e materiali o per mancato rispetto dei limiti di tempo concessi. Separazione delle carriere tra incaricati di indagini e pubblica accusa e magistrati giudicanti.

8. Certezza delle pene e maggior rigore, prevedendo anche la pena dell’ergastolo. Separazione in istituti penitenziari diversi tra condannati in via definitiva e detenuti in attesa di giudizio. Il recupero dei condannati non deve comunque mai mettere a rischio l’incolumità e la sicurezza dei cittadini.
 

DIFESA E SICUREZZA
9. Riorganizzazione della struttura delle Forze Armate ed ammodernamento progressivo dei mezzi in dotazione anche alla luce dei nuovi scenari internazionali ed in relazione a nuovi compiti per la Difesa.

10. Riportare le Forze dell’Ordine, anche mediante la riduzione dei servizi di scorta, nelle condizioni di poter far fronte a tutti gli aspetti che riguardano la sicurezza dei cittadini.

ISTRUZIONE E CULTURA
11. Riorganizzazione del corpo insegnante che tenga conto da un lato dell’esperienza accumulata nel tempo e dall’altro dell’effettiva capacità didattica valutata in base al merito.

12. Rielaborazione dei programmi in modo che sia permesso sia il recupero di alcuni aspetti culturali, sommariamente e talvolta volontariamente eliminati, sia un ammodernamento, diversificato a seconda degli indirizzi e finalizzato a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro anche con forme di collaborazione. Potenziamento della ricerca in tutti i campi ed a tutti i livelli mediante contratti personalizzati con i singoli ricercatori.

13. Difesa del patrimonio storico nazionale, culturale e artistico. Per il primo aspetto la riscoperta e la riaffermazione di tutti gli elementi che hanno contribuito alla formazione della nostra civiltà. Per il secondo aspetto il restauro e conservazione di tutte le opere ereditate nei secoli che devono essere valorizzate e non conservate, spesso nei sotterranei dei musei.
 

SANITÀ E AMBIENTE
14. Riduzione dell’assistenza sanitaria a costi standard, escludendo però la diminuzione delle prestazioni per i cittadini. Eliminazione degli sprechi, razionalizzazione delle spese, specialmente quelle farmaceutiche, che devono essere omogenee per tutto il territorio nazionale.

15. Completa eliminazione della politica dalla gestione delle ASL e degli altri organismi medico-sanitari pubblici.
16. Partendo dal postulato della non alterazione dell’equilibrio tra l’uomo e la natura, individuazione delle forme di energia più pulite ma anche più efficaci, senza condizionamenti da parte di integralismi aprioristici.
 

ECONOMIA E LAVORO
17. Rilancio dell’intera attività d’impresa, industriale e commerciale, che consenta da un lato la ripresa della nostra economia e dall’altro una crescita significativa dell’occupazione mediante il recupero di migliaia di posti di lavoro persi negli ultimi anni. A tale scopo si sostiene una adeguata riduzione del costo del lavoro ed anche della presenza dello Stato. Dismissione di tutte le partecipazioni statali che dagli anni ‘60 in poi hanno provocato clientelismo e gonfiamento dei costi.

18. Eliminazione o almeno riduzione della conflittualità contrattuale sotto forma di una migliore collaborazione diretta tra datori di lavoro e lavoratori allo scopo di favorire il bene dell’azienda nella quale tutti operano quotidianamente e da cui traggono comune beneficio.

19. Necessaria e doverosa riduzione (e in futuro completa eliminazione) del debito statale che non si traduca però in una politica di inasprimento della pressione fiscale con le conseguenze negative oggi visibili ma sia da realizzarsi mediante altre forme che dovranno provenire, oltre che da un aumento del PIL, da una riduzione delle spese correnti e degli sprechi, nonché dall’alienazione con profitto di una parte del patrimonio dello Stato.

20. Possibilità per il contribuente di scarico dell’IVA presente su fatture e scontrini fiscali.
 

SOCIETÀ E FAMIGLIA
21. Si ribadisce l’importanza fondamentale per la società di una famiglia regolarmente costituita dall’unione tra un uomo ed una donna. Questa famiglia può essere caratterizzata dal vincolo del matrimonio, religioso o solo civile oppure esistere di fatto. Anche a queste ultime devono essere riconosciuti alcuni diritti fondamentali ed inalienabili quali la pensione di reversibilità, lasciti ed eredità, assistenza ai malati negli ospedali.

22. Alle famiglie in quanto tali vanno riconosciuti ulteriori diritti in termini assistenziali e fiscali. In particolare esenzione dalle tasse sull’eredità e sulla prima casa, assegni per i figli, detrazioni fiscali e introduzione del quoziente familiare.
 

POLITICA INTERNAZIONALE
Senza contestare l’utilità che un’Europa veramente unita dovrebbe, anzi avrebbe dovuto già da tempo, avere per tutti i paesi europei ed anche per l’Italia, si deve purtroppo prendere atto che non è ancora così e che invece di costruire un’unità politica che facesse nascere una Patria Europa, finora è stata realizzata solamente un’unione mercantilistica e finanziaria, oltretutto peggiorata dall’introduzione, senza sufficienti cautele, di una moneta unica, l’Euro, che ha solo favorito le banche a scapito dei cittadini.

23. Necessità di impegnare l’Unione Europea per un’effettiva unità politica da realizzarsi in tempi definiti in modo organico anche mediante la scelta della forma del futuro Capo di Stato europeo. Solo organismi politici veramente unitari potranno affrontare in maniera migliore anche la complessiva politica economica europea.

24. Tramontati ormai gli storici blocchi esistenti ai tempi della guerra fredda, oggi, a parte i conflitti locali, la scena politica e strategica mondiale è ormai caratterizzata, anzi dominata, dal terrorismo internazionale, soprattutto dal fondamentalismo islamico. Occorre quindi che l’Italia faccia pressione sia sull’Unione Europea sia sulle Nazioni Unite per un’organica politica che affronti in maniera coordinata i fenomeni che favoriscono in vario modo e senza controllo anche il terrorismo: esportazione clandestina di armi, traffico di droga, canali finanziari e flussi di immigrazione clandestina.